La Scuola di Preparazione Sociale di Trento è stata fondata nel 1957 da Don Franco Demarchi,  come agenzia di formazione all’impegno sociale e politico per i cittadini adulti, con particolare attenzione ai giovani ed alla lettura dei cambiamenti della realtà sociale di riferimento. In particolare, questa attenzione la ha condotta nel tempo a rivedere il suo ruolo all’interno del territorio provinciale per rispondere alle emergenti esigenze e priorità formative e di comprensione dei fenomeni socio-economico-politici nuovi. Tale impostazione le ha permesso di acquisire, man mano, nuove competenze e ruoli, pur privilegiando e mantenendo costante l’attenzione all’impegno sociale e politico.

Con il contributo dell’Ufficio per le Politiche di Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento, organizza a novembre quattro incontri per promuovere un’ottica di genere nell’attività di governance, a favorire una maggiore consapevolezza delle implicazioni di genere dell’azione politica e amministrativa, e all’acquisizione di strumenti metodologici per l’azione diretta a livello locale in risposta a particolari frangenti critici.

L’intento è quello di fornire strumenti per una lettura di genere del tessuto politico, sociale ed istituzionale del territorio provinciale e di stimolare la riflessione soprattutto nei giovani ed i neo-eletti, coloro che sono chiamati ad occuparsi della gestione del territorio, del tessuto sociale locale e delle sfide che questo pone

Questa proposta si pone in continuità con altre iniziative precedentemente realizzate dalla Scuola di Preparazione Sociale con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento (soprattutto nell’ambito del progetto Equal GELSO, di cui la SPS è stata partner) finalizzate al superamento della segregazione di genere sul territorio provinciale. Il Centro di Studi Interdisciplinari di Genere (CSG), partner dell’iniziativa, è stato costituito nel 2007 presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento, con l’obiettivo di diffondere la cultura di genere attraverso molteplici iniziative, quali scambi culturali, dibattiti scientifici e collaborazioni nazionali ed internazionali, e di mettere a disposizione di soggetti e istituzioni del territorio le competenze acquisite.

Ha dato la sua adesione anche  A.D.Ele. (Associazione Donne ELEttrici)

Fondata a Trento lunedì 8 marzo 2004,è un’associazione formata da donne (attualmente 257 tra iscritte e simpatizzanti) che rappresentano diverse sensibilità politiche, a dimostrazione di quanto sia trasversale la preoccupazione ed il disagio per l’esigua rappresentanza femminile nelle istituzioni.  Più in particolare, le donne di ADEle si propongono di ridurre i vincoli strutturali e culturali che limitano la presenza femminile nei luoghi della politica, sia nelle cariche elettive che nelle posizioni gestionali nei partiti.

In Italia permane, nei diversi ambiti della società, una sostanziale e radicata disuguaglianza di genere. Gli aspetti della relazione gerarchica e stereotipata tra uomo e donna investono la sfera culturale, quella sociale, economica, politica, giuridica e filosofica, e proprio dalla pervasività delle problematiche connesse deriva l’articolazione multidisciplinare dei gender studies. Dall’analisi della società da diverse angolature, i gender studies sono stati e sono in grado di “registrare” la situazione presente e di suggerire possibili azioni volte al mutamento di prospettiva e l’adozione di un’ottica di genere in tutte le declinazioni della vita sociale.

Promotrice di questo scenario di forte ripensamento/riformulazione delle politiche in senso lato verso una reale “uguaglianza nella differenza” spesso è stata ed è l’Unione Europea. L’UE ha sollecitato i governi nazionali e locali all’adozione di un approccio trasversale nei confronti delle pari opportunità, approccio che la Provincia Autonoma di Trento si è impegnata ad assumere mettendo in atto azioni volte all’integrazione sistematica del mainstreaming di genere all’interno delle proprie politiche pubbliche. In particolare la “Rete delle Elette” rappresenta un primo passo per la costruzione di uno strumento efficace di comunicazione e coordinamento tra tutte le amministratrici del territorio provinciale. La partecipazione dell’Associazione ADEle, nata sul territorio trentino come  rete delle donne elettrici, si propone di affiancare questo momento di condivisione e formazione per contribuire a trasformare il contesto sociale e soprattutto politico locale. Nello specifico condivide, con il presente progetto, la volontà di favorire lo sviluppo di  network trasversali ai diversi ambiti della politica e delle istituzioni per promuovere la partecipazione delle donne alle cariche pubbliche.

L’iniziativa nasce anche dal bisogno, espresso nel recente passato dalle neo-elette, di comprendere le dinamiche di formazione e di perpetuazione dei pregiudizi di genere oltre alla richiesta di una preparazione insieme tecnica, giuridica e amministrativa adeguata al peculiare contesto provinciale.

Il progetto “Genere, Politica e Governance” s’inserisce nel solco tracciato dal mainstreaming di genere ed intende portare dei contributi utili con riferimento a situazioni peculiari a livello provinciale. È infatti un momento di transizione, in cui sul piano locale s’impongono dei cambiamenti che riflettono sia “crisi” globali/nazionali (quali l’attuale crisi economica o la riforma scolastica) sia una riorganizzazione interna all’Autonomia provinciale (vedi elezioni Comunali e delle Comunità di Valle, proposte legislative). L’intento è quello di cogliere il mutamento nella fase embrionale e di fornirne una lettura di sviluppo secondo un’ottica di genere.

Attraverso la realizzazione dell’iniziativa “Genere, Politica e Governance” la Scuola intende perseguire i seguenti obiettivi generali:

  1. Promuovere la formazione di una cultura di genere e della corresponsabilità per realizzare la democrazia sostanziale
  2. Fornire agli amministratori/governanti strumenti metodologici concreti per affrontare le sfide poste dalla conduzione quotidiana della cosa pubblica
  3. Favorire la presa di coscienza che una maggior presenza femminile negli ambiti istituzionali /decisionali è fondamentale per una reale rappresentanza ugualitaria a
  4. Considerare modalità e strumenti alternativi nel realizzare l’agenda–setting delle amministrazioni locali in un’ottica di genere e favorire l’implementazione di servizi attenti alle questioni della parità tra i sessi

5-           Favorire la comprensione delle potenzialità insite nell’accettazione e rispetto delle differenze di genere, e la conseguente definizione del concetto di cittadinanza per la realizzazione di una democrazia effettiva.

All’analisi del contesto, s’affiancherà, per ogni area trattata, una riflessione sulle possibili evoluzioni della situazione attuale, suggerendo strumenti e metodologie d’intervento e prospettando in modo chiaro implicazioni e ricadute delle azioni. Fondamentale sarà a riguardo l’apporto di saperi e competenze dato dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale.  L’attività proposta dal progetto si propone di essere un momento di riflessione sulla realtà locale e uno spazio di “costruzione” e diffusione della consapevolezza di genere, come prima fondamentale acquisizione per la realizzazione di una democrazia effettiva.

In allegato presentiamo la ScuolaPREVlocandina dei quattro momenti formativi per la promozione della cultura di genere e delle pari opportunità.

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